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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Muffin Camilla

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Chiamati così perchè il sapore e gli ingredienti sono quelli delle "Camille" della Mulino Bianco (che io adoravo quando ero piccola...), quelle tortine a base di carote e mandorle. Sono di una sofficità incredibile, veramente!!! La ricetta è tratta da La cuoca dentro , con qualche modifica da parte mia, causa mancanza di alcuni ingredienti in casa. Ingredienti: -250 gr carote -3 uova -200 gr zucchero semolato -100 gr farina di mandorle -100 gr olio di semi -20 gr succo di limone -60 gr di latte -200 gr di farina 0 -1 bustina di lievito Pelare le carote, lavarle e grattuggiarle finemente. Unirle all'olio, al succo di limone e al latte e passarle con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema. A parte unire uova e zucchero e montare a crema. Aggiungervi la farina di mandorle e il composto di carote, quindi da ultimo la farina e il lievito, mescolando bene. Versare il composto negli stampi in silicone da muffin per 3/4 della loro capienza, qu

La Timida Timmi

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E' un libro di Vivian Lamarque, edito dal Battello a Vapore e consigliato per bambini dai 7 anni in su. Racconta di questa bambina, Timmi, come timida, ma con due emme, perchè lei molto molto timida. Racconta della sua esperienza a scuola, in terza elementare, dei suoi compagni di classe (tutti un po' particolari e con soprannomi divertenti che ricordano il loro carattere), della sua maestra e di un ragazzino che a Timmi piace molto e che, quando lo vede, diventa ancora piu' timida e il suo viso diventa rosso come una ciliegia e come mille tramonti! Forse un libro piu' adatto ai bambini timidi, per aiutarli a superare la timidezza; ma comunque un libro simpatico per le descrizioni dei compagni classe.

Costume da scheletro in pochi minuti

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Il Capitano non sapeva decidersi sul costume che avrebbe dovuto indossare la sera di Halloween alla festa che verrà organizzata nel nostro paese. Lui aveva in mente Super Mario, il cacciatore e un sacco di altri costumi...non spaventosi. Così ho fatto di testa mia. Ho pensato a cosa avevo in casa che si poteva prestare per essere rivisitato in costume da Halloween e ho deciso: il Capitano si sarebbe vestito da scheletro. Lui non era molto convinto (anzi...a dire il vero a fin minacciato di non venire alla festa), ma io ho continuato e lui a lavoro finito si è ricreduto, anzi anche il piccolo Koala poi ne ha voluto uno uguale. Come ho fatto? Ho recuperato un mio vecchio maglione di lana nero infeltrito e un paio di miei leggins neri bucati. Ho preso ad occhio la misura e ho accorciato le maniche del maglione e le gambe dei pantaloni, oltre che la vita. Non mi son preoccupata di fare un lavoro di grande precisione, soprattutto nel restringere la vita, tanto il maglione che gli sta

Una streghetta dai toni fucsia

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Ci stiamo organizzando per partecipare ad una festicciola di halloween che si terrà nel nostro paese. Come al solito non piace spendere soldi per costumi che devono durare un paio di ore, quindi anche questa volta siamo andati al riciclo. L'anno scorso la Principessa aveva voluto vestirsi da streghetta e per questo avevamo riciclato un mio maglione (che a lei faceva da abito). Era pero' tutto molto nero ( qui ). Anche quest'anno ha scelto la strega (forse la sente la figura terrificante piu' femminile...). Volevo pero' darle un po' piu' colore, così abbiamo optato per il fucsia che lei adora. Ho recuperato il tulle fuscia (quello che usano i fiorai per confezionare vasi di fiori) che avevo usato come decorazione per un suo compleanno. L'ho tagliato a strisce e ho annodato le strisce intorno ad un elastico chiuso a cerchio con un nodo. Ho alternato le strisce di tulle fuscia a strisce di pannolenci nero (anch'esso rimasuglio di svariate feste di

Aeroplanini di mollette

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L'altro giorno navigando sul web mi sono imbattuta in un lavoretto fatto da  Claudia insieme al suo bambino. E ho deciso che dovevamo provarlo anche noi. Tra l'altro giusto qualche giorno prima in ufficio, facendo il controllo sulla cassetta di pronto soccorso, erano saltati fuori un sacco di abbassalingua scaduti, quindi inutilizzabili. Mi dispiaceva cestinarli e considernado il mio amore per il riciclo e riuso li ho tenuti. Ed ecco che si sono dimostrati utili. Per creare questi aeroplanini basta incollare con il vinavil un abbassalinga sopra e sotto la molletta (a circa metà della sua lunghezza).  Tagliare la parte finale e iniziale (quelle arrondondate) di un altro abbassalingua e incollarli uniti alla fine della molletta per creare la piccola ala posteriore.  Con pezzetto di cartone creare l'elica e fissarla sulla punta della molletta (dove si apre la molletta) con un goccio di colla a caldo. Fissarvi sopra un bottoncino decorativo.  Colorare poi con le tem

L'orologio azzurro

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Un libro pescato dalla libreria della scuola. Un libro di edizione vecchia la nostra (1993), ma ho visto che è stato poi ristampato anche di recende. E' un libro scritto da Mario Lodi e dalla trama molto interessante. Tratta di un bambino, Francesco, che, vedendo tutti i suoi amici con l'orologio al polso, matura questa smania di avrne uno anche lui. I suoi genitori ritengono sia troppo piccolo (7 anni) per avere un orologio, ma Francesco non si arrende, mette da parte i soldi e riesce a comprarsi un orologio. Non alla moda come quello dei suoi compagni, ma comunque un orologio. Speciale. Speciale perchè questo orologio si rivelerà essere magico. Francesco desidera diventare grande in fretta e così l'olorologio lo fa viaggiare nel futuro, molto velocemente. Quando poi si accorge che la corsa verso il futuro è inarrestabile e porta anche alla morte, allora Francesco desidera tornare bambino. Questo libro aiuta ai bambini che bisogna tempo al tempo; che bisogna vivere ogni

Una renna di lana da appendere

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Un piccolo rimasuglio di un maglione di lana beige, un po' di imbottitura, un fiocchetto, un bottone e degli occhietti mobili, feltro marrone per le corna e occhielli di corda (rimanenti da una tenda estiva da porta) per le orecchie. Ed ecco pronta in cinque minuti una simpatica renna da appendere all'albero di natale. 

Un'invasione di zucche

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Le adoro. Quelle vere da usare come decorazione, da usare scavate per contenere candeline. Ma adoro anche queste...di stoffa! Semplicissime da fare: basta tagliare un disco di stoffa (della misura che si desidera) ed imbastirlo. Tirare bene il filo, quindi riempire la sacca ottenuta con dell'ovatta o ritagli di stoffa. Tirare nuovamente il filo e chiuderlo. Fissare con qualche punto di cucitura della juta o della stoffa marrone cucita a tubo in modo da creare il picciolo della zucca. Abbellire con nastrini, foglie o bottoni.

Candele autunnali e di halloween

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Avendo in casa diversi cerini sia bianchi che arancioni ed essendo ormai cominciata una stagione (bellissima per me) in cui viene buio presto e quindi le candele accese in casa ci stan proprio bene, ho cercato il modo di poterli utilizzare. Così, anche grazie all'aiuto di pinterest ho creato in men che non si dica.... un portacandela mummia: e un portacandele zucca: Il primo l'hanno fatto per intero i bambini utilizando un vasetto di un omogeneizzato (che mi faccio tenere dalla mia amica in fase di svezzamento), vinavil e garza; mentre per il secondo un calice di vetro (di un servizio vecchio e scompagnato), tempera arancione, rafia e foglia finta.

Favole di Esopo

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Un libro coloratissimo scovato tra gli scaffali del supermercato. Le favole di Esopo altro non è che una raccolta delle sue piu' bele favole (da quelle conosciutissime e amate a quelle meno note). I protagonisti sono sempre gli animali e alla fine della storia c'è sempre una morale ben chiara. Un modo per insegnare ai bimbini le diverse sfaccettature dei sentimenti, delle emozioni, dei comportamenti con i quali abbiamo a che fare quotidianamente.

Si va per castagne!

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Era da giorni che avevamo organizzato questa uscita nel bosco. Aspettavamo trepidanti il primo giorno senza pioggia per poter portare a termine questa missione: raccolta di castagne! Così questo pomeriggio subito dopo pranzo: stivali da pioggia ai piedi, abiti pronti per essere sporcati, guanti perchè si sa i ricci delle castagne pungono e via nel bosco! Per i bimbi era la prima volta. Vedono ad ogni autunno le castagne matte che cadono dagli ipposcatani lungo il viale alberato che porta alle scuole, ma le castagne quelle vere, che si mangiano e i suoi alberi non li avevano mai visti. E subito la Principessa ha notato la differenza "Mamma queste castagne hanno la codina!". E poi il Capitano "Si poi questi ricci non sono verdi, ma marroni e pungono moltissimo!!"  Come non complimentarmi con loro, per i loro occhi attenti e curiosi... Inutile dire che i bimbi si sono divertiti moltissimo, a cercarle tra le foglie, a pestare i ricci con i piedi per far uscire

Pista per macchinine

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Sempre per la bancarella della scuola ho preparato un paio di piste per macchinine in stoffa e da viaggio perchè facilmente trasportabili. Ne avevo già prepata una, anni addietro, per i miei bambini, ma quando ancora non ssapevo cucire, non avevo la macchina da cucire e andavo per lo piu' di colla a caldo (la trovate  qui ). Questa volta come base ho utilizzato dei vecchi copricuscini da sedia hai quali ho tagliato i nastrini (conservandoli pero'). Mi sembravano adatti come base perchè di un cotone rigido e bello sostenuto e oltretutto la tasca (l'apertura dove andrebbe infilato il cuscino) si puo' usare come contenitore per le macchinine. Ho cucito del feltro nero per la strada, una toppa jeans per il laghetto e delle casette fatte sempre con feltro e gomma crepla. Per fare le strisce sulla strada ho fatto dei punti di cucitura con il filo da imbastire (piu' spesso). L'ho piegato poi in tre nel senso della lunghezza e in due nel senso della larghezza e hai bor

Gita nel bosco della strega

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Ormai è palese: ci piace uscire, ci piace stare all'aperto, ci piace stare in mezzo alla natura ( e per fortuna viviamo in posto in cui non serve fare grandi sforzi per trovarcisi immersi). Ci piace. In qualsiasi stagione. Così lo scorso week end, insieme anche a Papàorso ci siamo concessi una piccola scampagnata nel bosco. Un bosco nuovo. Lungo il tragitto abbiamo fatto strani incontri. Abbiamo trovato una pentola, una scarpa, una suola di scarpa, così i bambini hanno cominciato a pensare che quel bosco fosse abitato da una strega. E su questo si è focalizzato il loro cammino, le loro ricerche, le loro osservazioni. Ed è stato bellissimo e divertente stare ad ascoltare dove la loro fantasia li portava. Vi lascio con una serie di motivi per cui camminare e uscire fa bene (sia da grandi che da piccoli). Un manifesto fatto da una amica di  http://www.bambinienatura.it/

Un lupaccio cattivo

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Dopo un primo tentativo andato male ( qui ) ecco che ieri pomeriggio dalla macchina da cucire, da qualche punto di cucitura a mano e da un vecchio maglione grigio di lana è uscito un Lupo cattivo! In stile Peppa pig, come ha detto mio marito, visto che il muso è preso di profilo. Che ne dite? Incute un po' di timore con i dentoni e la lingua fuori?

Puzzola e Mister Teddy

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Due strani animaletti nati uno dopo l'altro da due vecchi maglioni di lana.   Puzzola in realtà era nato come lupo, ma dato il suo musino dolce e sorridente, i bimbi hanno deciso che si doveva trattare di una puzzola e non di un lupo. "Mamma....i lupi devono avere i denti aguzzi e lo sguardo cattivo!!!" Ok. Riproveremo a fare un lupo cattivo, e questa...che puzzola sia! Mister Teddy invece è un signor Orso elegante, saggio, tutto d'un pezzo!