Cose da maschi e cose da femmine

La discussione, se così si puo' chiamare, nasce in un tranquillo pomeriggio d'estate, quando tutti insieme, papà orso compreso, ci accingiamo ad uscire per andare al parco giochi. Il capitano "mamma io prendo su la carrozzina" e io "va bene!" e mio marito "ma Capitano...è da femmina!" Il capitano mi ha guardata cercando forse approvazione, io gli ho detto "fai come vuoi, se la vuoi portare, la porti." Ne è nato così un dibattito con mio marito: il quale pensa ed è fermamente convinto che esistano cose che possono fare i maschi e cose che possono fare le femmine, giochi da maschio e giochi da femmine. Non pensavo mio marito ragionasse per stereotipi, per credenze che andavano forse di moda 40 anni fa. La cosa mi ha lasciata un po' delusa, ma questa è un'altra storia...La teoria di mio marito pero' è stata appoggiata da diverse persone (per lo piu' signore sopra i settanta, per fortuna....) le quali, vedendo un maschio spingere una carrozzina, lanciavano occhiate inquietanti (le signore piu' moderate) oppure se ne uscivano con "ma tu sei un maschio, falla spingere a tua sorella" (le signore della serie "chisifaicazzisuoivive100anni"). Ne ho quindi dedotto che la convinzione maschi/femmine c'è e difficile è far cambiare idea. Non capisco perchè dobbiamo per forza inculcare alle bambine giochi come le bambole, le carrozzine, i corredini rosa e ai maschi le macchinine, le piste, le armi. Forse vorremmo che le femmine fossero tutte un po' mammine già a 2 anni, vanitose, frufru e tranquille, mentre ci aspetteremmo che i maschi fossero tutti bruti, competitivi, rissosi. E se non fosse così? A casa mia ad esempio non è così! E dubito, e mi rifiuto di pensare, che mio figlio, visto che gioca con le bambole, diventerà gay (niente contro i gay per carità...) e che mia figlia, visto che di bambole non gliene frega assolutamente nulla, non diventerà mai mamma. Smettiamola per favore! La mia pediatra in primis e la maestra del capitano poi, mi dicono che non esistono giochi da maschi e giochi da femmine. I bimbi devono essere lasciati liberi di giocare con qualsiasi cosa, perchè il gioco non è un semplice passatempo, ma anche e soprattutto uno strumento per imparare, per crescere, per sfogare le proprie emozioni. Io sono orgogliosa del fatto che il mio capitano non sa nemmeno cosa sia una lotta oppure una pistola, ma piuttosto si prenda amorevolmente cura di un bambolotto. Mi fa pensare che sta imparando che non per forza i maschi devono essere sempre rigidi, forti e coraggiosi, ma che possono anche lasciarsi andare alla dolcezza, alle coccole e anche alle lacrime. Mio figlio gioca con i pentolini e cura una bambola e allora? Magari un giorno gli piacerà cucinare e porterà a spasso i propri figli, magari sarà un padre premuroso e affettuoso e un marito che aiuta in casa (la mia futura nuora credo mi ringrazierà). Mia figlia adora il fucsia e il rosa, ma gioca con macchine, fango, trenini, questo non significa che farà la camionista. Io non sono per nulla preoccupata di questo, forse perché non mi limito a guardare il gioco in sè, ma cio' che ci sta dietro. Il capitano è un bimbo, che anche se non lo vuol dare a vedere, è molto sensibile e attento ai sentimenti altrui, per questo forse gli stanno a cuore le bambole; la principessa invece è l'unica femmina di casa (mamma a parte) e si sente forse "in dovere" di giocare con macchinine e quant'altro per non sentirsi esclusa o diversa. Il koala è ancora troppo piccolo e i suoi giochi preferiti per ora sono imitare i fratelli e me. Per questo pulisce, cucina, coccola le bambole, spinge le macchinine.....tutto. Io penso ci sia un tempo per tutto: ora è tempo di giocare e il gioco deve essere libero, non limitato, non condizionato, non forzato. E voi: cosa ne pensate? Con cosa giocano i vostri bimbi?
 
 
 

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