Piccole pesti crescono
Sono alle prese con le iscrizioni scolastiche per il nuovo anno 2014-2015 e quest'anno le iscrizioni saranno tre. Ci saranno grandi cambiamenti: anche il piccolo Koala dovrà iniziare (a gennaio, come anticipatario) la scuola dell'infanzia e il grande Capitano dovrà affrontare il grande salto dall'asilo alla scuola primaria (dai giochi ai compiti). Devo dire che l'ansia un po' inizia a crescere, in me, non i loro, che forse sono ancora ignari di tutto. Per i prossimi mesi mi sono fissata quindi una scaletta sulle cose fare per ogni bimbo:
il koala:
- togliere il pannolino
- togliere il ciuccio
la principessa:
- cercare di responsabilizzarla un pochino
il capitano:
- iniziare qualche esercizio prescolastico
- insegnargli a stare fermo, seduto, concetrato qualche minuto al giorno
- insegnargli che non si puo' solo giocare
- responsabilizzarlo sulle sue cose (vestiti, zaino, quaderni, pennarelli ecc)
Sono qui che compilo semplici moduli, ancora non è il momento della sepazione, della nuova avventura, ma cresce in me comunque un mix di emozioni a cui è difficile dare parola. Si tratta di ansia, preoccupazione, ma anche orgoglio e gioia. Vorrei che i miei figli non soffrissero per questi passaggi da casa a scuola e da asilo a elementari, ma credo che un trauma iniziale sia quasi inevitabile e sia anche necessario per una loro crescita. Dovranno pian piano imparare a cavarsela da soli, dovranno scoprire che la vita non è fatta di solo gioco, di sole risate; ci saranno alti e bassi, gioie e difficoltà, vittorie e sconfitte. E tutto questo accadrà da sè, senza che io possa fare nulla per evitarlo. Io non avro' nessun potere decisionale sul loro futuro: non potro' sapere nè decidere se avranno buoni amici, se avranno buoni voti a scuola, se saranno in grado di cadere e rialzarsi. Il loro essere e il loro destino sono già stati scritti e saranno loro i protagonisti delle loro vite, sananno loro a scrivere, giorno dopo giorno, un pezzetto della loro vita. C'è una cosa pero' che io, come mamma, posso, voglio e devo fare: essere con loro, dare loro il mio affetto e la mia presenza. Voglio essere il tronco a cui appoggiarsi quando saranno stanchi, lo specchio in cui guardarsi quando si sentiranno persi, la spalla su cui piangere, le orecchie tese quando avranno qualcosa da dire, le parole tenere e rassicuranti quando avranno bisogno di consigli e spiegazioni, l'abbraccio, il cuore, il calore quando avranno bisogno di qualcuno vicino. Facile a dirsi, ma a farsi? Vedremo....ce la mettero' tutta!
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