Giornata mondiale della terra

L'altro ieri, il 22 aprile, si è festeggiata la Giornata mondiale della Terra. Quale momento migliore per ricordare ai bambini che la Terra e la natura sono un bene prezioso, che va coltivato, preservato e protetto?!
Noi l'abbiamo festeggiata così: semini di fragole, terra, vaso, acqua e tanta smania e tanta speranza di veder nascere qualcosa grazie alle nostre mani e alla nostra cura. Ci vorrà ancora del tempo per veder spuntare da quella terra delle piccole foglioline e poi forse dei frutti, ma io trovo che il seminare e il prendersi cura di una piantina siano una cosa che vada assolutamente insegnata ai bambini. Credo sia una cosa che andrebbe inserita come obbligatoria anche nelle scuole, magari nelle ore di scienze. Non basta leggere e studiare sui libri, è necessario un ritorno al passato, primitivo, come quando era naturale e quotidiano mettere le mani nella terra, nell'erba e nel fango. I miei nonni e i miei genitori l'hanno sempre fatto e non è mai successo loro niente di terrificante, anzi hanno imparato e mi hanno trasmesso cose che sui libri non si leggono. Bisogna tornare a vivere la natura, non solo a guardarla a distanza.  Bisogna mettere in condizioni i bambini di farlo. Noi siamo fortunati che viviamo in un paesino di campagna e la vita all'aria aperta è una quotidianità. Il seminare, il coltivare, il prendersi cura di una pianta è un arte che va insegnata perchè sono convinta che da questo si impara che la natura nasconde una magia incredibile, si impara che ci vuole cura, amore e pazienza per dar vita a qualsiasi a cosa.



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