Il nostro alfabeto di Natale

Una serie di punti da tenere a mente. Una serie di cose che andrebbero fatte forse tutto l'anno, ma in questi giorni di festa ancora di piu'.

A: come AMORE. Circondiamo i nostri figli di amore, piu' che di montagne di pacchettini e giocattoli, la maggior parte dei quali poi molto probabilmente andranno a finire nel dimenticatoio.
B: come BAMBINI. Loro devono essere il fulcro del Natale, il centro dell'attenzione. Coinvolgiamoli nelle feste, facendogli scegliere ad esempio la tovaglia o le stoviglie per i giorni di festa oppure costruendo con loro dei segnaposti o ancora interpellandoli sul menu'. Pensiamo a feste adatte anche alle loro esigenze. Ci sta un menu' sofisticato, ma pensiamo anche ad un piatto adatto a loro, ai loro gusti. Ci sta che la cena o il pranzo di Natale durino ore ed ore, ma non dimentichiamoci che tra gli invitati ci sono anche dei bambini e non possiamo pretendere da loro che stiano seduti a tavola 3 o 4 ore; nè che rimangano svegli fino a notte fonda. 
C: come CUORE. Mettiamo cuore in quello che facciamo. Scegliamo i regali con il cuore, addobbiamo casa con il cuore, cuciniamo con il cuore. Se non ci va di fare qualcosa meglio non farla piuttosto che farla controvoglia.
D: come DONARE. Quale migliore occasione se non il Natale per pensare a donare qualcosa (sia tempo o materiale) non solo a chi ci sta vicino, ma anche a chi non conosciamo ma sappiamo avere piu' bisogno di noi. Io ad esempio ho istituito con i bambini, qualche giorno prima di Natale (l'abbiamo fatto ieri) la giornata del "DONO", che consiste semplicemente nel rovistare dentro alle varie scatole di giocattoli per trovare quel gioco, carino sì, ma che loro non usano o non guardano piu' per donarlo a quei bambini che di giochi non ne possono avere. E' un modo per insegnare ai bambini a condividere e a donare.
E: come ESEMPIO. Ricordiamo che dobbiamo essere esempio per i nostri figli. Quindi cerchiamo di comportarci anche a Natale come vorremmo che si comportassero loro. 
F: FIORETTO. Insegnamo ai nostri figli che per avere bisogna anche dare. Babbo Natale non arriva così per l'aria che tira. Convinciamoli a fare un "fioretto", una piccola promessa che sappiamo potranno mantere.
G: GIOIA. Il Natale deve essere vissuto come un momento gioioso. Il nostro umore influenza lo stato d'animo di tutta la famiglia. Putroppo spesso le feste diventano motivo di sfogo e tensione tra i genitori. Cerchiamo di non discutere soprattutto di fronte ai bambini, ma piuttosto di vivere questi momenti di festa come momenti di unione e convivialità.
H come HAPPY XMAS: ricordiamoci ed insegnamo ai nostri figli ad augurare Buon Natale a tutte le persone che si incontrano. Son due semplici parole che pero' fan sempre piacere sentirsi dire.
I: come INSIEME. Approfittiamo delle vacanze di Natale per fare qualcosa tutti insieme. Che sia anche solo la colazione del mattino (se di solito la si fa scaglionati per non coincidenza di orari), una passeggiata, la spesa, la preparazione della cena, la visione di un film. 
L: come  LETTERINA. Teniamo alto il valore della letterina scritta dai bimbi a Babbo Natale. Da loro viene vista come un modo per chiedere cio' che piu' desiderano, è un modo per dare concretezza all'esistenza di quel pancione barbuto che non si fa mai vedere. E' anche poi un modo per responsabilizzarli perchè io in genere pretendo che tra le tantissime, innumerevoli cose che desiderano ne scrivano due (Babbo Natale deve pensare a tutti i bambini del mondo, quindi non ci puo' essere una lista infinita per ogni bambino). E' un modo per insegnare loro le priorità, a scegliere e a dare piu' importanza ad una cosa rispetto che a un'altra. Noi poi la letterina la imbustiamo, francobolliamo e spediamo veramente. Se le cose si fanno, vanno fatte bene. Una volta scritta la letterina non si torna piu' indietro e non ci saranno piu' spot pubblicitari che tengano, non si puo' piu' cambiare idea.
M: come MANUALITA'. Insegnamo ai bimbi che basta poco per fare felici nonni e parenti. Insegnamogli che con le loro mani possono fare tanto. I pensierini fatti a mano dai bambini sono sempre i migliori. 
N: come NON SI FANNO CAPRICCI. Questa è la frase che ogni anno devo ripetere "bimbi, per favore, almeno a Natale, non si fanno capricci, questo è il mio regalo per Natale!".
O: come ORGANIZZAZIONE. Partiamo per tempo, buttiamo giu' una tabella di marcia sulle cose da fare, i regali da acquistare, il menu' da scegliere ec.c e cerchiamo di rispettarlo onde evitare di arrivare all'ultimo momento ed essere costretti a fare le corse.
P: come PRESEPE. Facciamo in modo che in casa nostra non manchi il presepe, sia esso anche una semplicità natività. E' il gesto che conta. Insegnamo ai nostri figli perchè si festeggia Natale.
Q: come QUANTO MANCA? Non so voi ma i miei figli me lo chiedeono continuamente. Un modo semplice ed efficace per fargli capire l'attesa e il passare dei giorni è preparare un calendario dell'avvento. Anche senza sorprese....magari un semplice disegno di Babbo Natale con la barba lunga lunga, alla quale tagliarne un pezzetto al giorno (come fatto dalla maestra Valentina qui )
R: come RICORDI. Facciamo in modo che rimangano bei ricordi nelle menti e nei cuori dei nostri figli, relativamente a questi giorni di festa. Scattiamo molte fotografie e filmati...sarà bello poi a distanza di anni andarseli a rivedere.
S: come SEMPLICITA'. Sebbene il Natale sia vissuto come un momento di sfarzo, cerchiamo di tornare un po' alle origini di questa festa. Organizziamo, prepariamo, pensiamo a regali, decorazioni e menu' semplici. Non sempre l'eccesso paga....anzi quasi mai, secondo me!
T: come TRADIZIONE. Cerchiamo di impostare e portare avanti alcuni tradizioni relative a questa festa. I bambini sono abitudinari e amano il ripertersi degli eventi, amano sapere cosa e quando succederà. Noi abbiamo istutito diversi riti che pian piano con gli anni diventeranno insieme la nostra tradizione natalizia. Ad esempio l'albero e il presepe vengono addobbati l'8 dicembre oppure il giorno prima dell'arrivo di Santa Lucia prepariamo biscotti da lasciare poi sul tavolo come dono alla Santa oppure siamo soliti festeggiare la notte di Natale dalla nonna X, mentre il giorno di Natale dalla nonna Y. Insomma una serie di cose che fanno la nostra "tradizione natalizia".
U: come UNIONE. Stiamo insieme. In queste feste piu' che mai.
V: come VALORIZZARE. Ricordiamoci ed insegnamo ai nostri figli a valorizzare quello che si ha. Ricordiamo loro che se anche Babbo Natale non ha portaro loro esattamente cio' che ci aspettavano ci sono bimbi nel mondo che il Natale non lo possono nemmeno festeggiare.
Z: come ZITTI TUTTI! A casa nostra si usa ormai da quando il Capitano andava all'asilo fare un momento di silenzio dopo la cena della Vigilia, per dare spazio e voce ai bambini che canteranno una canzone o reciteranno una poesia. Sono momenti meravigliosi...che restano nel cuore.



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