Dermatite atopica: non è una moda, è un problema.

Troppo spesso mi capita ormai di parlare con persone ignoranti che credano che la dermatite atopica sia una cosa che adesso va di moda e che quindi la si mostri o se ne parli volentieri, come a volersi vantare. "Ma sì, adesso è una cosa che hanno tutti...". "Ai miei tempi si son sempre avute sfogazioni o eritemi e non si faceva tanto clamore, ci si metteva sopra un impacco di camomilla che calmava e via...come se niente fosse".
 
La dermatite atopica, così come non è una malattia contagiosa della quale avere paura o dalla quale stare lontani, non è nemmeno una cosa da trascurare o sottovalutare.
Si tratta di una malattia infiammatoria e pruriginosa di cui in genere chi ne parla senza averla provata non sa cosa comporta.
 
La Principessa purtroppo ne soffre praticamente da sempre. Ce ne siamo accorti quando aveva sei mesi, quando le comparvero una serie di puntini rossi sul viso. Inizialmente si pensava a qualcosa che avevo mangiato io e che le avevo trasmesso attraverso il latte. Con il passare dei mesi e degli anni abbiamo scoperto trattarsi di dermatite atopica.
 
Le cose che in genere non si sanno sulla dermatite atopica sono:
 
- E' una malattia cronica. Questo significa che la si porta con sé sempre, con momenti in cui la si riesce a tenere piu' a bada (in genere d'estate) e con momenti in cui si aggrava (in genere in primavera e in autunno).
 
- E' una malattia che condiziona non poco la vita di chi ne soffre e delle persone che gli stanno accanto.
 
- Colpisce sia bambini che adulti. Anche se in genere nell'età adulta si puo' ottenere un miglioramento.
 
- Non ha nulla a che fare con intolleranze o allergie alimentari.
 
- Non è una malattia contagiosa. Anche se i bimbi che ce l'hanno in fase acuta sembrano aver chissà quale tipo di lebbra, in realtà non si trasmette a nessuno. Semplicemente chi ne è affetto ha una pelle molto sensibile e povera di lipidi che con il clima, l'alimentazione, lo smog, l'abbigliamento e tanti tanti fattori si irrita.
 
- Non esiste una cura, ma solo strategie per tenerla a bada.
 
- Ogni persona con dermatite atopica è diversa da un'altra. Quello che fa bene a me, non per forza fa bene a te.
 
- La dermatite atopica crea prurito anche di notte e provoca insonnia.
 
 
 
 
Ci sono voluti anni nel nostro caso per capire quali strategie adottare con la Principessa, milioni di creme di tipi e marche diverse da interscambiare in base al momento, cibi da evitare, indumenti da non acquistare. Ogni giorno è diverso dall'altro e siccome non esiste una pastiglia per cui una volta presa tuto passa, bisogna avere accorgimenti (con conseguente perdita di tempo) costanti.
 
Non ci si vanta di grattarsi, di vergognarsi a farsi vedere in costume, di andare al mare con le bende che ti coprono le parti trattate con il cortisone, non ci si vanta di essere stanchi a scuola perché la notte il prurito non ci ha dato tregua, non ci si vanta di lasciare un sacco di soldi in farmacia per creme e lozioni (preferiremmo spenderli alle giostre), non ci vanta di nulla.
Si chiede solo di capire, di informarsi prima di sparare a zero.
 
 
 

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