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Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza

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E' da un sacco di tempo che manco all'appuntamento del venerdì del libro, cio' non significa che in casa nostra si sia smesso di leggere, tutt'altro, è che gli impegni mi hanno portato altrove, un po' lontano da questo blog. Torno oggi e dedico questa pagina a un grande scrittore di favole "Luis Sepulveda", deceduto purtroppo pochi giorni fa.  I suoi libri sono un inno alla tolleranza, alla libertà, al rispetto delle diversità, alla speranza. Di lui abbiamo letto diversi libri, uno dei quali già recensito qui: (https://creandoimparo.blogspot.com/2016/02/venerdi-del-libro-con-sepulveda.html e anche quello di cui vi parlo oggi "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" è un libro ambientato nella città Dente di Leone dove alcune lumache conducono lentamente la loro vita. Tra queste pero' ce n'è una che, pur accettando la propria lentezza, si dimostra molto curiosa e interessata a capire il perché di q

Pulcino pasquale

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Ieri con il Koala ci siamo tenuti occupati una mezzoretta per creare dei piccoli pulcini da aggiungere al nostro albero di Pasqua. E' davvero un lavoretto semplice che i bambini possono fare in autonomia. Vi lascio solo le immagine che rendono piu' di tante parole.

Coniglietti porta auguri

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Anche se siamo costretti alla quarantena vogliamo far sapere a chi ci vuole bene che stiamo pensando a loro, che siamo loro vicini anche nella lontananza. Quindi abbiamo pensato di fare degli auguri di Pasqua molto colorati che recapiteremo davanti a casa di nonni e zii, intanto che usciremo per fare la spesa (non si puo' fare diversamente purtroppo). Per creare questi coniglietti servono: - tubi di cartone (noi abbiamo usato quelli che avvolgono lo scotch da pacco che sono molto resistenti, ma in alternativa possono andare bene anche quelli della carta igienica o della carta da cucina) - colori a tempera - colla a caldo - cartoncini colorati per il fondo del rotolo e le orecchie - perline e corde per baffi e naso - indelebile nero - biglietti e fantasia per scrivere gli auguri Non c'è bisogno di spiegazioni direi, le foto parlano da sole.

Albero pasquale

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Sarà una strana Pasqua questa e non solo senza i tuoi ma nemmeno con chi vuoi, come dovrebbe essere. Ciononostante è un avvenimento che va festeggiato e più che mai quest'anno abbiamo bisogno di viverlo, di pensare che ci sarà anche per noi una risurrezione, una nuova vita, una quiete dopo questa tempesta. Oggi abbiamo approfittato della bella giornata per tagliare qualche ramo e poter costruire il nostro albero pasquale fatto alla base di un grande arcobaleno su cui poggiano dei conigli e poi sui rami colombe e uova di cartoncino, dietro a cui abbiamo scritto un sacco di parole belle. La nostra Pasqua 2020 ci fa pensare a: -famiglia -luce -vita -infinito -coraggio -pace -serenità -resilienza -insieme -unione

Un taccuino per ricordare

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Siccome, come ha ricordato la prof. a mio figlio, questo periodo verrà scritto sui libri di storia, e noi ne siamo protagonisti, per non dimenticare abbiamo deciso di creare un taccuino in cui, quando ci va, scriviamo quello ci passa per la testa. Annotiamo: - quello che abbiamo fatto durante l'ora d'aria che ci è concessa, - i compiti creativi in mezzo a un mare di schede ed esercizi sui libri - l'esperimento di una nuova ricetta - un film guardato tutti insieme nel lettone - una poesia - pensieri in libertà - disegni Abbiamo preso un semplice quadernino rimasto tra quelli non utilizzati per la scuola e abbiamo abbellito la copertina utilizzando disegni dei bambini e ritagli di quotidiani. Chissà cosa penseremo un giorno quando lo andremo a sfogliare...

Impariamo dai bambini

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Piu' che mai, in un'emergenza come quella che stiamo vivendo, dovremmo imparare dai bambini.  Siamo tutti costantemente indaffarati a lamentarci perché non ci si puo' muovere di casa,  perché il governo ha agito tardi,  perché non si fanno tamponi,  perché i sindacati non tutelano i lavoratori,  perché si è costretti a fare ore di fila al supermercato,  perché ci è stata tolta la passeggiata,  perché ci mancano gli aperitivi o la brioche al bar,  perché abbiamo dovuto stampare quattro o cinque autorizzazioni per muoverci in macchina, perché siamo costretti a fare da insegnanti a nostri figli. E in mezzo a tutti questi lamenti dei grandi ci sono loro: I BAMBINI. I bambini hanno salutato la classe il 22 febbraio, convinti di rivedere compagni e maestre come sempre il lunedì; invece la domenica hanno avuto comunicazione che la scuola non ci sarebbe stata quel lunedì e nemmeno il lunedì successivo.  Loro hanno dovuto imparare a destreggiarsi con

Come si fa?

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Incontro di continuo persone che mi chiedono "come fai"? Io balbetto qualcosa perché non so rispondere, perché nemmeno io so come faccio. E soprattutto se quel faccio ha un senso e se lo faccio bene. Appoggio il sedere sul divano, finalmente, sono le 20.45 Intorno a me silenzio. La lavastoviglie è stata riempita, la cucina pulita, la cena per domani pronta per essere scaldata, i bambini rimboccati sotto le coperte. Sono esausta e mi chiedo come si fa. Come si possano conciliare per anni lavoro a tempo pieno e figli. E marito vah....perchè  anche lui richiede tempo e attenzioni. Da sempre sapevo che sarei stata mamma. Alle elementari in mezzo a compagne che sognavano di fare le dottoresse o le stilista io sognavo di fare la mamma e la maestra.  I bambini sono con me da sempre. Allo stesso modo da sempre ho sognato e ricercato una certa indipenza, caratteristica che credo essere indispensabile per ogni essere umano, uomo, donna o bambino che sia. Quindi o